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Il Palio dei 10 Comuni

Il Palio dei 10 Comuni


Rullare di tamburi, scalpitare di cavalli irrequieti, scintillare d'acciaio di spade e di cotte di maglia: eccoli, accompagnati da squilli di chiarine e dai colori fiammeggianti delle bandiere al vento, la tetra figura del tiranno Ezzelino da Romano e il corteo dei Signori da Carrara, protagonisti nella Storia e nella leggenda, attraverso le vie di Montagnana verso il tratto di vallo prospicente la possente Rocca. Qui si ripete e rinnova, secondo lo Statuto del 1366, la disputa del Palio, sfida di abilità e coraggio fra dieci cavalli e dieci cavalieri dei comuni del Montagnanese.

Dal 1981 ogni anno, la prima domenica del mese di settembre, nel verde vallo medioevale attorno alle mura di Montagnana si celebra, sospeso tra storia e fiaba, il rito del Palio: una corsa tra parte delle dieci Comunità dell’antica “Sculdascia” montagnanese, che vede a confronto dieci fantini in una prova emozionante ed entusiasmante, dove abilità, forza e intelligenza sono doti indispensabili per vincere il primato e il Pallium, ovvero un panno scarlatto impreziosito dall'opera di un Maestro pittore contemporaneo come Annigoni, Zancanaro, Murer, Santomaso, Sassu e molti altri ancora.

Il “Palio” era una tra le più tipiche feste italiane in epoca medioevale: si trattava della più diffusa manifestazione popolare con cui si festeggiava un avvenimento particolarmente significativo per tutta la Comunità e consisteva, per la maggior parte, in corse di cavalli. La trama del “Palio dei 10 Comuni”, volta a ricordare gli eventi del passato e a riviverli, ha uno svolgimento assai complesso, che segue la tortuosità e l’aggrovigliarsi delle vicende storiche del territorio. Originariamente, con tutta probabilità, il Palio si celebrava similmente a Padova, a Ferrara e a Verona.


Nel XIV secolo il Montagnanese si trovò al centro delle contese tra gli Scaligeri ed il Comune di Padova, dove si era affermata la famiglia dei Da Carrara. Il 3 agosto 1337, tuttavia, le truppe veronesi di Mastino Della Scala, poste al comando di Guidoriccio da Fogliano, furono definitivamente sconfitte, proprio sotto le mura di Montagnana, dalle schiere di Marsiglio Da Carrara. Questo fatto comportò la definitiva determinazione dei confini: Padova al di qua del fiume Fratta, e Verona al di là.




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